Il peso del mio corpo da un blocco di pietra del peso di una barca

2010
Pietra;
cm 80x100x32,8

Il titolo Il peso del mio corpo da un blocco di pietra del peso di una barca porta con sé tutto il senso dell’opera. Si tratta di una scultura che si presenta formalmente come un blocco di pietra dello stesso peso di una barca di quelle usate dai migranti clandestini che, traforato, è stato poi ridotto al peso del corpo dell’artista.

Nell’aprile del 2010 Francesco Arena si è recato sull’isola di Lampedusa e ha visitato un deposito di relitti di barche vedendo quelle utilizzate dai migranti clandestini che le autorità italiane concentrano in questo sito in attesa di smantellarle L’artista ha scelto e pesato una di queste imbarcazioni e fatto poi tagliare un blocco di pierre bleue, una pietra sedimentaria, in modo che fosse dello stesso peso della barca (700 kg). Il blocco è stato successivamente svuotato fino ad arrivare a pesare 69 kg, il peso dell’artista, mantenendo le dimensioni originali (80x100x32,8 cm).

La scultura è pertanto composta da due dati numerici: il peso della barca, il dato di partenza che informa le dimensioni del blocco di pietra, e il peso dell’artista, il secondo dato che determina l’atto del traforare, del togliere materiale e di conseguenza la forma finale dell’opera.

La scultura finale è il risultato di un processo di sottrazione di materia che ha portato il peso di un contenitore di uomini con una storia a noi sconosciuta, al peso di un unico individuo con un nome e un cognome ben definiti.