Francesco Arena – Autumn lines. Sprovieri Gallery, London

francesco arena autumn lines exhibition 11 feb - 02 apr preview 10 feb 6 - 8 pm 23 heddon street london w1b 4bq sprovieri.com +44 (0) 20 7734 2066

Sprovieri Autumn Lines

 

Numeri che prendono forma, se dovessimo riassumere e comprimere una larga parte del lavoro di Francesco Arena in una breve e sintetica frase, la formula potrebbe certamente essere questa. Da un punto di vista linguistico la sua opera può essere letta come uno sviluppo, una personale “derivazione” di processi scultorei che nascono dalle forme geometriche dell’arte minimale e da quelle più archetipiche dell’Arte Povera, mentre dal punto di vista tematico i suoi pezzi sono spesso la traduzione di formule e numeri collegati ai fatti o storie da cui provengono. La ricerca dell’artista spesso si muove su due binari – quello della storia collettiva, principalmente nazionale, e quello della storia personale – formando due linee che si toccano, si sovrappongono, si intersecano. Nelle sue performance, installazioni e sculture, la narrativa “in-forma” gli oggetti, siano essi oggetti quotidiani o composti da materiali scultorei tradizionali.

 

Autumn Lines presenta una serie di opere concepite alla fine dell’autunno 2015. Alcuni mesi fa, infatti, il mondo ha iniziato ad essere testimone di una tragedia collettiva che è ancora in atto e destinata a cambiare il destino della storia presente e futura: la migrazione di massa verso l’Europa di centinaia di migliaia di rifugiati dalla Siria, dilaniata dalla guerra, e dal Medio Oriente. Le quattro parti che compongono il progetto, sebbene autonome, sono chiaramente connesse non solo dagli eventi umani che le informano e ne rappresentano il punto di partenza, ma anche dalla loro formalizzazione, dalla trasformazione di una cifra numerica in una linea, come il titolo dell’intero progetto allude.

 

Il viaggio intrapreso dai rifugiati, infatti, ha alcune tappe fondamentali in luoghi come Bodrum in Turchia, Budapest, il confine austriaco, Monaco, il confine italiano, il confine francese e il confine svedese, che diventano anche le intersezioni di questo progetto di Arena. La linea aerea che separa la stazione ferroviaria di Budapest e il confine austriaco è di 170 km ed è la distanza che i rifugiati hanno dovuto percorrere dopo che il treno su cui viaggiavano è stato fermato. In Passo, Arena traduce questa distanza in una barra di bronzo lucidata a specchio che misura 68x10x10 cm. L’unità di misura, come spesso accade nei lavori di Arena, è costituita da un fatto fisico personale dell’artista: in questo caso la lunghezza del suo passo (68 cm). Su un’estremità della barra c’è l’incisione: x 250.000. Moltiplicando questa cifra per le dimensioni della barra si ottiene la distanza che separa la stazione di Budapest dal confine austriaco.

 

In Passo doppio la medesima unità di misura e lo stesso materiale formalizzano altre distanze e altre “linee”. 1449 km e 826 km sono rispettivamente la distanza tra Bodrum in Turchia e il confine austriaco, e quella tra Bodrum e il confine siriano. Il totale di queste due distanze è quello che i rifugiati siriani percorrono per arrivare in Europa. Bodrum è una sorta di curva lungo la loro strada. Arena dà forma a questo “percorso” con due barre di bronzo lucidate a specchio, anch’esse di 68x10x10 cm, unite per formare un angolo retto. All’unione delle due barre ci sono le incisioni: x 2.130.691 e x 1.215.720. Anche qui, moltiplicando queste cifre per le dimensioni della barra si ottiene la distanza tra Bodrum e il confine austriaco, e la distanza tra Bodrum e il confine siriano.

 

In Passo Triplo, Arena prende in considerazione la distanza tra Monaco e il confine italiano (328 km), il confine francese (310 km) e il confine svedese (783 km). Monaco è infatti il punto in cui il flusso di migranti provenienti dall’Europa orientale si divide, decidendo se andare a ovest, a sud o a nord, per cui Monaco diventa un crocevia del loro viaggio. Passo triplo consiste in tre barre di bronzo lucidate a specchio delle stesse dimensioni delle altre opere, che però questa volta si uniscono a formare una T. Al raccordo delle tre barre vi sono le incisioni: x 482.588, x 456.514 e x 1.151.103. Moltiplicando queste cifre per le dimensioni della barra si ottengono le distanze tra Monaco e i confini dell’Italia, della Francia e della Svezia.

 

 

Queste tre sculture sono circondate da un’opera intitolata Europa 11 novembre 2015, una data simbolica che segna il momento in cui è stata avviata l’operazione per chiudere il confine tra Slovenia e Croazia con recinzioni metalliche e filo spinato, con l’obiettivo di creare una barriera di 2.100 metri in grado di limitare il flusso di migranti. A partire da questo fatto, l’opera di Arena prende la forma di un nastro della stessa lunghezza, realizzato legando insieme migliaia di frammenti di corde, lacci da scarpe, cavi elettrici, nastri, tutti raccolti da conoscenti e amici. Questo nastro attraversa gli spazi della galleria a 160 cm da terra, il livello degli occhi dell’artista.

 

Autumn Lines è un progetto iconico del modo di lavorare di Arena. Un’opera è sempre vista come una tappa necessaria di un processo più ampio che ci riguarda. Come se fosse una sceneggiatura scritta inconsapevolmente da tutti noi e poi interpretata dall’artista che la trasforma in “immagine” attraverso le forme e i materiali dell’arte e attraverso lo strumento più personale e immediato: il proprio corpo.

(testo di Vincenzo De Bellis, 2016)